“Abbiamo paura di aprire”: è la triste verità dei commercianti del quartiere Libertà, terra di conquista della criminalità tra rapine, furti mentre le babygang giocano a terrorizzare il quartiere e gruppi di immigrati che provocano risse. Per questo il 15 febbraio i commercianti hanno abbassato le serrande in segno di lutto al grido “il Libertà è morto”. Ma non tutti hanno aderito: “Tutti si lamentano, ma siamo sempre in pochi a fare la guerra”.

“Più sorveglianza e maggior presenza delle istituzioni” è la richiesta, unanime, di commercianti e residenti del quartiere che si sentono dei cittadini di serie B: “Le istituzioni ci hanno abbandonato – dicono – dopo le 6 di sera qui è il coprifuoco. Il sindaco Decaro ci aveva promesso grandi cose per questa strada, ma non si è fatto più vedere”