“Medici e infermieri disponibili residenti nei Comuni colpiti dalle nevicate e impossibilitati ad espletare i turni assegnati nelle proprie postazioni potrebbero farlo ‘volontariamente’ nelle postazioni 118 India, come quella di Palo del Colle o mettersi a dispozione della Croce Rossa. Si eviterebbe parte del congestionamento del sistema d’emergenza-urgenza, il coinvolgimento improprio di medici di Guardia Medica già impegnati su quel fronte e si renderebbe un servizio piu adeguato alle esigenze territoriali e degli equipaggi”.

A lanciare la proposta, non solo a parole, è Francesco Papappicco, medico del 118 che da tre giorni non riesce a raggiungere la postazione di Gravina in cui lavora proprio a causa dell’abbondante nevicata. L’idea, condivisibile, è quella di considerare prioritaria la vita delle persone, prima di budget e burocrazia. Quanto è stato denunciato dai medici di guardia a Santeramo in Colle è emblematico di una macchina organzzativa che ha fatto acqua da tutte le parti. Nella proposta avanzata da Papappicco c’è un’alternativa: prevedere un servizio navetta sulla dorsale murgiana, che possa consentire di accompagnare il personale in postazione.

Nel video si vede Papappicco, insieme a due volontari di Croce Rossa e all’infermiere fuori servizio dalla postazione 118 di Acquaviva delle Fonti, Giuseppe Iacobellis, andare in auto dei volontari in soccorso di un 45 enne cardiopatico in difficoltà. Il tutto dopo aver ottenuto il via libera dalla Centrale Operativa del 118 e dal Sindaco di Palo. La prova che le ipotesi di Papappicco sono fattibili, soprattutto in considerazione dei medici letteramente imprigionati al lavoro da giorni, con turni andati al di la delle 24 ore perché i colleghi non posso raggiungere le postazioni per dare loro il cambio.

Da giorni a Palo del Colle i volontari in tuta rossa si sono letteramente messi sulle spalle la croce, coordinati da Gianpalo Fumai, autista-soccorritore della postazione 118 di Gravina e uno dei responsabili della Croce Rossa di Palo del Colle. Il primo intervento dell’improbabile, ma efficiente equipaggio è stato un trauma cranico commotivo da caduta accidentale in casa. Il paziente, però, era cardiopatico e iperteso. In accordo con la Centrale Operativa del 118 il paziente è stato trasportato per accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. L’equipaggio è rimasto a disposizione sul territorio, così come in questi giorni è rimasta a disposizione l’ambulanza della Croce Rossa palese, impegnata in soccorso continuo alle persone in difficoltà anche con i volontari Nicola Scicutella, Oronzo Napoletano, Andrea Giacobelli e Anna Liantonio.

Papappicco, il suo infermiere e il soccorritore sono intervenuti anche su una paziente colta da malore. Si trattava di una donna cardiopatica con dolore toracico e ipotensione. Sistemata la flebo, il medico ha iniziato la terapia in coordinamento con la Centrale del 118, in attesa che arrivasse un’ambulanza India per sottoporre la paziente a un elettrocardiogramma, oltre che alla somministrazione di farmaci e ulteriore monitoraggio. Il medico ha poi liberato il mezzo 118 e terminato l’intervento sul posto. Entrambi gli episodi si sono conclusi positivamente.

Da un lato l’encomiabile abnegazione di medici, infermieri e soccorritori volontari; dall’altro una totale disorganizzazione da parte di chi avrebbe dovuto prevedere la situazione di disagio. Speriamo che le ipotesi di Papappicco, cioè far lavorare nei propri territori i medici del 118 bloccati per la neve e quindi impossibilitati sia presa in considerazione, oppure quella di una navetta che accompagni i sanitari al lavoro e che poi li porti a casa, possano trovare accoglimento. Peccato che tali soluzioni non siano venute in mente prima, si sarebbero potuti contenere i tanti disagi registrati un po’ ovunque.