Il pregiudicato barese Antonio Moretti, reo confesso di essere stato uno dei sicari del triplice omicidio del quartiere barese San Paolo, è stato condannato dalla Corte di assise di Bari all’ergastolo con isolamento diurno. Moretti è stato condannato per omicidio volontario, riconosciute le aggravanti della premeditazione e di aver favorito un clan mafioso, all’imputato non sono state concesse le attenuanti generiche.

Il 19 maggio 2013 furono uccisi a colpi di kalashnikov Vitantonio Fiore, Antonio Romito e Claudio Fanelli. Per la prima volta in un processo per questo delitto, già giudicato per altri imputati in abbreviato come “delitto d’onore e non di mafia”, è stata riconosciuta l’aggravante mafiosa, così come contestato dal pm della Dda Roberto Rossi. La Corte ha
riconosciuto il risarcimento danni alle parti civili, ovvero la moglie, i figli di Fanelli e il Comune di Bari.