I disagi per i piccoli alunni del secondo circolo didattico, soprattutto per i pressi Rodari e Collodi, si moltiplicano. Dopo l’ennesima protesta inscenata dai genitori fuori dal plesso Rodari e negli uffici comunali, il sindaco Cessa formalizza con un’ordinanza la chiusura dell’istituto scolastico con sei aule inagibili per via di alcune crepe.

Si fa a turno, a settimane alterne. Qualcuno va a scuola la mattina, altre classi il pomeriggio. La convivenza con il cantiere era ormai impossibile, tanto che la preside, Rosanna Brucoli, ha scritto alla Direzione Scolastica Regionale, al Prefetto, alla Procura e a tutti gli altri organi competenti per chiedere il ripristino immediato della normalità.

Anche le insegnanti ammettono che il disagio si ripercuote sui bambini. Oggi le presenze si potevano contare sul palmo di una mano. I genitori adesso chiedono quanto prima anche la chiusura del plesso che ospita la Collodi e l’adeguamento dell’istituto Majorana, destinato ad ospitare le classi della Collodi durante i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza.

La situazione è delicata, non esistono scelte che possano evitare disagi. L’unica consolazione è quella di sapere che questa assurda condizione, probabilmente evitabile si fosse intervenuti prima, servirà a restituire dignità e comfort a tutti il prossimo anno scolastico.