foto di repertorio

Prima dell’incubo che le è capitato era completamente autosufficiente, mentre adesso non riesce nemmeno ad allacciarsi le scarpe, è confusa e parla con estrema difficoltà. Un paio di settimane fa, intorno alle 23.45, qualcuno suona ai citofoni di diversi inquilini di uno stabile in via Lembo, probabilmente per constatarne la presenza.

Una donna di 70anni, sola nella sua casa di via Lembo, si alza dal letto per andare ad aprire la porta, ma i ladri sono già dentro al palazzo. Qualcosa non la convince, perché fosse stato un familiare l’avrebbe avvisata. La donna mette un occhio allo spioncino e sorprende un uomo biondissimo e un altro di colore, magro, che stanno tentando di forzare la serratura.

Un’emozione troppo forte per l’anziana, che stramazza al suolo colta da una crisi ipertensiva particolarmente grave, senza riuscire ad avere alcuna reazione. Per diverse ore non riesce a chiamare aiuto. I due malviventi per fortuna non riescono a portare a termine il piano, probabilmente disturbati da qualcuno o qualcosa. Solo la domenica mattina, intorno alle 8, la 70enne trova un po’ di forza per chiamare una delle figlie, che si precipita dalla madre insieme a suo figlio, ancora in pigiama.

A quel punto la corsa al pronto soccorso, il codice giallo, l’odissea in ospedale e il ritorno a casa. Adesso la donna ha bisogno di assistenza, non è più autosufficiente. Il pensiero dei familiari corre veloce a Rosa Maria Radicci, la 71enne ritrovata morta in casa, con la testa sigillata in un sacchetto di plastica, o all’anziano preso a martellate da un vicino che voleva sottrargli il televistore.

I familiari della 70enne annunciano di voler formalizzare la denuncia in questi giorni, essendo stati finora impegnati nella faticosa ripresa della congiunta. Non sappiamo quanto possa essere utile, ma come consigliato ufficialmente dalla Polizia denunciare è fondamentale.