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Nella giornata di sabato 8 ottobre, la Procura della Repubblica di Bari ha eseguito tre perquisizioni domiciliari e personali  nei confronti di altrettanti  ultras baresi,  indagati dalla DIGOS di Bari, con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione per i risvolti internazionali.

I tre, che ormai da tempo non appartenevano al direttivo della “Curva Nord”,  sono stati individuati quali autori del gesto del c.d. saluto romano fatto in occasione dell’incontro di calcio Israele e Italia dello scorso 5 settembre presso lo stadio di Haifa. L’episodio  per la sua gravità era stato pubblicamente condannato dalla tifoseria biancorossa. Si tratta di P. G  del 1993 già sottoposto a Daspo, T. F del 1991 già sottoposto a Daspo e D.B. N  del 1992, tutti residenti a Bari.

Al termine dell’operazione di polizia giudiziaria sono stati sequestrati un manganello telescopico, una mazza da baseball e varia pubblicistica riconducibile all’ideologia nazi-fascista, oltre a materiale che  va a confermare il coinvolgimento del gruppo nei fatti contestati (tagliando di ingresso allo stadio di Haifa).

Inoltre, per impedire la reiterazioni di analoghe condotte illecite all’estero, il Questore di Bari ha disposto per  il D.B.N. il provvedimento DASPO esteso anche in  ambito internazionale per la durata di anni 3, mentre al T.F l’aggravamento della misura già in corso da 3 a 5 anni con la previsione dell’obbligo firma e l’estensione in ambito internazionale.