Un’operatrice del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Palese è stata aggredita da un cittadino di origini ghanesi, che ha tentato di stuprarla. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, l’aggressione è avvenuta intorno alle 5.30 del mattino. La donna stava smontando dal turno, quando ha sentito bussare alla porta dello spogliatoio. Questo è quello che ci viene raccontato. Pensando fosse un collega ha quindi aperto la porta. È a quel punto che il migrante – che a quanto pare non vive nel centro – le si è scagliato contro, afferrandola dal collo.

L’operatrice,  secondo il racconto che ci viene fornito, è stata scaraventata a terra. Il cittadino ghanese ha poi provato a sfilarle i pantaloni nel tentativo di violentarla. L’episodio risale alla settimana scorsa, ma stranamente non era ancora stato reso noto. In quelle fasi concitate la donna ha iniziato ad urlare, attirando l’attenzione di altre persone presenti nelle vicinanze.

La vittima ha quindi potuto divincolarsi dalla presa, allntanandosi dallo spogliatoio. Da fonti di Polizia abbiamo avuto conferma dell’accaduto. Le stesse fonti ci hanno assicurato che sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti in servizio all’interno del Centro di accoglienza, riuscendo a bloccare l’aggressore, portato in Questura.

L’operatrice, invece, sarebbe ritornata qualche ora dopo nella struttura, ancora sotto shock, per prendere alcuni effetti personali lasciati nello spogliatoio. È stato un caso isolato? Perché l’accaduto non è stato comunicato? Il fatto è di per sè gravissimo e meriterebbe un ulteriore approfindimento e qualche risposta.