Il Cara di Palese è stato ancora una volta teatro di violenze. Dopo il recente tentativo di stupro ai danni di un’addetta alle pulizie e svariati episodi di cronaca ecco che sull’argomento torna Rossano Sanno, coordinatore regionale di Noi Con Salvini Puglia.

“Non conosciamo i motivi dell’ennesima e sanguinosa lite – scrivono in una nota dalla sede pugliese del partito -, ma il giudizio sui cosiddetti ospiti del Cara, in molti casi clandestini ed in pochi profughi, non cambia: dicono di fuggire dalle guerre, ma sono in molti che la guerra la portano a casa nostra”.

“Capitolo a parte – sottolinea nello specifico Rossano Sasso -, merita il discorso vigilanza e sicurezza all’interno del Cara. Sono curioso di conoscere quanti dei coinvolti in questo ennesimo episodio criminoso fossero realmente stati inquadrati come ospiti del Cara oppure, come nel caso dell’aggressore della lavoratrice della settimana scorsa, e per stessa ammissione di chi gestisce il centro, se si tratti invece di un abusivo. Di qualcuno entrato cioè senza averne titolo e tollerato all’interno della struttura”.

“Se così fosse – continua Sasso -, sarebbe l’ennesima dimostrazione della pericolosità di questo Cara e del fatto che chiunque possa utilizzarlo anche come base o punto di appoggio. Pertanto ribadiamo le richieste già effettuate in passato alla Prefettura: aumentare la vigilanza, allontanare immediatamente gli abusivi, espellere i clandestini e sveltire le procedure di riconoscimento dello status di profugo. Nessuno mi toglie dalla testa il sospetto che gli interessi economici ad avere un ospite in più, prevalgano sulle esigenze di legalità e sicurezza che lo Stato dovrebbe garantire anche all’interno del Cara”.

“A volte – conclude Sasso – ho come la sensazione che il Cara sia una specie di zona franca, dove vengano tollerate condotte illecite e dove impunemente delinquenti godano di una specie di extraterritorialità, nel nome dell’accoglienza e del buonismo a tutti i costi, soprattutto se fruttano guadagni incredibili. Chiederò di poter effettuare una nuova visita al Cara di Palese, dopo quella effettuata a Maggio con Matteo Salvini, magari accompagnato dal sindaco di Bari Decaro e dal Presidente Emiliano, affinché si rendano conto insieme a me della gravità del problema”.