«Non c’è stata nessuna rissa. Mio nipote dormiva, sono entrati nel container e gli hanno tagliato la gola. Mio nipote non ha avuto nemmeno la possibilità di reagire». Antonio Pantaleo, zio di Alessandro Lauciello morto in Marocco la notte tra lunedì e martedì, ci racconta al telefono tutta un’altra versione dei fatti, rispetto a quanto raccontato finora, sui terribili fatti in cui suo nipote ha perso la vita. Antonio vive in provincia di Bari, e come i suoi parenti più stretti è in costante contatto con Samira, la moglie di suo cognato Massimiliano Lauciello, ferito gravemente nella stessa occasione.

«Con la scusa di farsi dare una bottiglietta d’acqua – ci dice – questo ex dipendente del circo licenziato ormai un anno fa, ma che abita a Kenitra dove era arrivato il circo, è riuscito ad entrare, evidentemente conosciuto dal personale all’ingresso. In compagnia di altre due persone, è andato diretto al container dove dormiva Alessandro e lo ha ammazzato».

«Quando sono usciti – prosegue il racconto di quei terribili momenti – hanno incrociato Massimiliano, il papà di Alessandro, che si stava adoperando perché aspettavano la commissione per il collaudo del circo, e lo hanno ferito con quattro coltellate, di cui una al polmone e una alla gola. Non contenti, si sono trovati davanti una famiglia di portoghesi, padre, madre, la ex ragazza di mio nipote e una bambina di 18 mesi, e hanno ferito anche loro».

Massimiliano Lauciello si trova ora in ospedale: «Mio cognato è stato operato la notte scorsa, dopo che si sono fermati perché volevano 5mila euro per portare a termine l’intervento. Abbiamo coinvolto la Farnesina e siamo riusciti a farlo operare. Ora è sotto osservazione in coma farmacologico, non dovrebbe essere in pericolo di vita, ma aspettiamo».

L’ultimo pensiero di Antonio Pantaleo è per il nipote diciottenne appena perso: «Era da un mese che chiedevamo ad Alessandro di venire a trovarci in Italia, come faceva ogni tanto. Purtroppo faceva il giocoliere e il trapezista, senza di lui il circo sarebbe rimasto senza due o tre numeri, in più aveva il passaporto scaduto e doveva rinnovarlo. Eravamo d’accordo che sarebbe venuto subito dopo aver ultimato questa piazza, che è stata fatale. Sarebbe arrivato martedì».

Intanto, secondo quanto appreso dalla stampa marocchina, l’uomo accusato dell’omicidio di Alessandro e del ferimento di Massimiliano è stato arrestato dalla Polizia. L’ex dipendente ha 28 anni, piccoli precedenti, ed è stato rintracciato a Casablanca, dove è nato. Ora è nelle mani dell’autorità giudiziaria locale, che sta comunque portando avanti le indagini. L’arrestato ha lavorato in passato per il circo della famiglia Lauciello.