Ieri mattina a Bari la Polizia ha arrestato 15 cittadini extracomunitari di nazionalità irachena, iraniana e siriana sequestrando numerosi documenti risultati di provenienza illecita ed illecitamente contraffatti.

Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito di una più vasta e complessa attività investigativa, condotta dall’Ufficio di Polizia di Frontiera e dai servizi informativi d’intelligence della D.I.G.O.S della Questura di Bari, che già nei giorni scorsi ha portato al sequestro di numerose carte di identità italiane, appartenenti ad un blocco di quasi 500 documenti rubati in bianco presso il Comune di Nocera Inferiore (SA).

Nella mattinata di ieri 24 agosto, durante un servizio di prevenzione pianificato dalla IX Zona di Polizia di Frontiera, i poliziotti hanno eseguito al Porto di Bari approfondite verifiche documentali sui nominativi indicati nelle liste passeggeri della motonave “Bari”, in arrivo dai porti ellenici di Sami e Igoumenitsa, ed un accurato controllo dei passeggeri “sospetti” durante le fasi di sbarco dal traghetto.

Nel frangente gli agenti hanno individuato e successivamente sequestrato 28 documenti di identità apparentemente validi per l’espatrio, esibiti da altrettanti cittadini stranieri di origine medio-orientale, iraniani, iracheni e siriani appunto.

Gli accertamenti hanno dimostrato la provenienza illecita dei documenti sequestrati, in gran parte risultati appartenenti al blocco delle carte d’identità rubate presso il Comune di Nocera Inferiore; i restanti, risultati palesemente falsificati, in tutto o in parte, saranno oggetto di più approfondite verifiche.

Al termine dei riscontri preliminari, i 15 cittadini extracomunitari, tutti di sesso maschile e di età compresa tra i 19 e 50 anni, sono stati arrestati perché colti nella flagranza dei reati di detenzione di documenti di identità falsificati e di provenienza illecita (artt. 497 bis e 648 C.P.) e dopo le incombenze di rito condotti presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Le donne ed i bambini che accompagnavano gli arrestati (tutti richiedenti asilo politico) sono stati affidati alle cure ed ospitalità di strutture di accoglienza del Comune di Bari.