Si è avvalso della facoltà di non rispondere il nigeriano 24enne che lo scorso 22 agosto ha seminato il panico a bordo del bus Stp, dove, dopo aver urlato Dio è grande, si è denudato e ha aggredito l’autista e un operaio che tentavano di separarlo dalla donna su cui si era avventato, cercando di sollevarle la gonna e infilarci sotto la testa.

Stamattina si è tenuta l’udienza del processo per direttissima, assistito da un legale di fiducia, il 24 ha rifiutato il patteggiamento. Per lui il tribunale ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa a questo punto del giudizio con rito abbreviato, in calendario il prossimo 31 agosto. L’uomo dovrà rispondere, tra le altre cose, delle accuse di lesioni personali, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale, atti osceni in luogo pubblico e violenza privata.