“Conosco la titolare dell’agenzia da una vita. Credo che in qualche maniera sia stata costretta a farlo ma la gravità della faccenda, da un punto di vista professionale, resta inaudita: quei contratti sono carta straccia”. Monica Cassano, agente di viaggi, prova a dare un senso all’assurda vicenda della Scoppio Viaggi di Adelfia.

Porta del locale chiusa, nessuno che risponda al telefono, clienti di fatto truffati e lei, la 56enne di Bitonto titolare dell’attività, che domenica scorsa pare abbia tentato il suicidio. Uno scenario inquietante e pieno zeppo di ombre sul quale si prova a fare un po’ di luce.

“Esiste un fondo di garanzia che in situazioni come questa tutela la posizione dei clienti – spiega l’esperta -. Una copertura assicurativa. Purtroppo però sento di molte persone che nel caso specifico hanno chiuso il proprio contratto a voce, un po’ all’amicizia, e che non sono in grado di fornire alcuna ricevuta relativa a quanto versato. Qui la situazione diventa più complicata”.

“I clienti che hanno saldato la Scoppio Viaggi e che sono in possesso di ricevute o contratti, seppure confusi e poco chiari, possono stare tranquilli – conclude  -. I soldi si recuperano”.