Saranno le indagini a chiarire cosa ci sia realmente dietro la storia dell’agente di viaggi che ha lasciato senza soldi e vacanze più di una dozzina di persone, ma sulla vicenda trapelano nuovi e sconvolgenti particolari.

La donna, titolare dell’agenzia Scoppio, in via Marconi, domenica scorsa ha tentato il suicidio. Non si esclude che la 56enne, di Bitonto, stimata e conosciuta in un paese ancora sotto shock, non abbia retto il fardello di una situazione familiare e lavorativa difficile, sfuggita di mano negli ultimi tempi. Ha scelto di compiere l’estremo gesto domenica scorsa, intorno alle 15, in modo simbolico all’interno della sua agenzia, mentre per strada non c’era nessuno.

A salvarle la vita è stato probabilmente il fratello. Non riuscendo a mettersi in contatto con la sorella, l’uomo si è messo sulle sue tracce, arrivando nel posto che probabilmente più amava, la sua agenzia di viaggi. Sul posto è intervenuto un equipaggio del 118, proveniente da Casamassima. I soccorritori sono riusciti a fermare l’emorragia, causata da alcuni tagli sui polsi, prima di trasportare l’esperta agente di viaggi al pronto soccorso. La vittima aveva lo sguardo perso nel vuoto, non ha proferito parola con nessuno, pur essendo in grado di farlo.

La situazione si presenta particolarmente complicata, anche perché le prime lamentele dei clienti risalirebbero ad alcune settimane fa, ma sarebbero state catalogate nella schiera dei malintesi, soprattutto per la fama di ottima professionista e persona per bene di cui godeva ad Adelfia. Intanto i carabinieri continuano a raccogliere le denunce di chi si è ritrovato a bocca asciutta e adesso spera almeno di recuperare i soldi affidati all’agente di viaggi nel suo periodo buio.