Chi pensava che con l’arrivo di Cosmo Giancaspro alla guida della F.C. Bari 1908 si sarebbe messa una pietra sopra al passato tribolato dell’era Paparesta, evidentemente sbagliava di grosso. Secondo quanto scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, contro il presidente della società biancorossa è stato presentato un esposto querela presso gli uffici del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza barese.

A farsi avanti sono stati il leccese Alessio Angelo Bona e Giovanni Ferrara, di Melfi, ex soci dell’imprenditore, tra i fondatori delle aziende del gruppo Finpower srl. Giancaspro ha ricoperto diversi ruoli all’interno della società, passando da commercialista ad amministratore, fino poi a vendere a un fondo inglese la società. Tra i reati ipotizzati dagli ex soci, ci sono la truffa aggravata, il falso e l’appropriazione indebita, con la richiesta di sequestro dei conti peronali o riconducibili alle società legate alla Finpower di Giancaspro.

La replica dell’avvocato del presidente della F.C. Bari 1908 non si è fatta attendere. “Proporremo con immediatezza tutte le azioni penali contro i soggetti che hanno dichiarato alla stampa di aver proposto querela contro Giancaspro – scrive – Invero i fatti riferiti sono assolutamente falsi e quindi diffamatori, mentre la querela sporta è palesemente calunniosa. Non sottaciuto che la diffusione giornalistica di tale notizia, che invece doveva rimanere di esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria, svela l’intento dei denuncianti  di colpire l’immagine pubblica di Giancaspro, sperando di conseguire indebiti vantaggi di natura economica”.