Nella mattinata di ieri a Bitonto la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di  custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo con pregiudizi penali e di Polizia, resosi responsabile di maltrattamenti e atti persecutori in danno della compagna.

L’uomo si è reso responsabile di atti di violenza nei confronti della donna già dal 2014, periodo in cui era in gravidanza della figlia concepita durante la loro relazione: nonostante lo stato in cui versava, la donna si è vista costretta a richiedere l’intervento della Volante del locale Commissariato per i maltrattamenti subiti.

Da quel momento, i reiterati episodi di violenza subiti, hanno indotto la giovane donna a troncare la relazione, decisione non condivisa dal violento uomo, che nel tempo ha tenuto un atteggiamento sempre più prepotente sia nei confronti della donna che della famiglia.

Numerosi sono stati gli episodi di sopraffazione e violenza, in uno di questi l’uomo, con la pretesa ed il pretesto di vedere sua figlia, ha fatto irruzione nell’abitazione della ex compagna, sfondando serranda e porta d’ingresso a colpi di calci e pugni. Una volta all’interno il violento ha percosso la donna procurandole lesioni.

In altro frangente, l’uomo ha riservato pari trattamento per il padre della vittima. Infatti presso l’abitazione di quest’ultimo, sempre con l’uso della forza, è riuscito a violare la porta d’ingresso ed una volta all’interno, a colpirlo con un calcio all’anca, e non contento, una volta in strada, a danneggiargli l’auto,  prendendola a calci fino a staccarne di netto i due specchietti laterali. Nel mese di giugno scorso, nottetempo, la stessa auto è stata parzialmente incendiata mentre era parcheggiata sulla pubblica via, fortunatamente senza più gravi conseguenze.

La ragazza si è rivolta a personale del Commissariato cittadino per denunciare nuovamente il padre della loro piccola figlia, nel frattempo giunta ai 9 mesi di età, per riferire che in occasione della festa patronale, questi ha prelevato con veemenza la bimba dal passeggino pretendendo di portarla a fare un giro sulle macchine da scontro. Davanti alla ferma opposizione della madre, motivata dalla pericolosità dell’atto, l’uomo l’ha afferrata dalla gola e con uno schiaffone in viso l’ha scaraventata al suolo.

Analoghi e numerosi episodi si sono verificati nel tempo con altrettanti interventi dei poliziotti della Volante del Commissariato cittadino chiamati in difesa della donna. L’incessante sequela di atti di violenza hanno ingenerato nella vittima un tale timore per la propria incolumità da indurla a ricorrere agli appositi Centri Antiviolenza, dove personale specializzato ha ritenuto necessario collocare la vittima in una casa protetta in località segreta.

L’epilogo della triste storia di violenza è giunto nella mattinata, quando i poliziotti del Commissariato di Bitonto hanno eseguito la misura cautelare e poi condotto in carcere lo stalker presso la Casa Circondariale di Bari a disposizione dell’autorità Giudiziaria procedente.