Dalle prime ore di stamane, a Bari e a Bologna, la Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Leonardo Campanale, 46 anni, Gianfranco Caputi, 28 anni, e Cosimo Campo, 27 anni, elementi di vertice del clan “Campanale”, ritenute responsabili, a vario titolo, dell’omicidio di Nicola Lorusso classe 56, di porto e detenzione di armi da guerra, ricettazione e favoreggiamento personale, il tutto aggravato anche dalle condizioni previste dall’art.7 L.203/91.

La mattina dell’11 gennaio 2015, nel quartiere San Girolamo di Bari, a poca distanza dalla propria abitazione e mentre era alla guida di un’autovettura in compagnia della moglie, la vittima venne raggiunta mortalmente da numerosi colpi d’arma da fuoco; sul posto vennero repertati 25 bossoli cal. 7.62 x 39 mm, esplosi con un fucile mitragliatore AK 47 Kalasnikov.

La vittima era il padre di Umberto Lorusso, classe ’78, attualmente detenuto, a capo dell’omonimo clan mafioso, vicino al clan “Capriati”, da alcuni anni in contrasto con il clan “Campanale”, propaggine del clan Strisciuglio, entrambi operativi nel quartiere San Girolamo nella gestione delle attività illecite – traffico e vendita al minuto di sostanze stupefacenti ed estorsioni ad esercizi commerciali ed imprese edili; il conflitto tra i due gruppi criminali, dal 2012 al 2015, ha fatto registrare numerosi fatti di sangue.