Due attentati in quattro giorni ai danni di Domenico Di Mise, dipendente della Lombardi Ecologia, direttore del servizio di raccolta dei rifiuti a Conversano. Questa notte, intorno alle 2.30, ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta davanti al portone d’ingresso dell’abitazione dell’uomo al civico 52 di via Positano.

Ad operare, probabilmente le stesse mani che venerdì scorso, intorno alle 4.30 del mattino, avevano fatto esplodere un altro ordigno. Sull’accaduto, che comincia a destare preoccupazione, indagano i Carabinieri.

Di Mise, condannato a maggio del 2015 a un anno di carcere (pena sospesa) per istigazione alla corruzione e violenza a pubblico ufficiale, è stato convocato dai militari per essere ascoltato. “Un fatto inspiegabile – commenta Domenico Di Mise, incontrato fuori dalla porta di casa – Non ho mai avuto telefonate o altre minacce. Sono fiducioso sul fatto che chi sta indagando possa arrivare a beccare e punire gli autori dei due attentati”.

I Carabinieri hanno già voluto sapere se Di Mise sia mai arrivato a muso duro con qualcuno degli operai della Lombardi Ecologia che gestiscono il contestato servizio di raccolta dei rifiuti. “Certo, ci sono stati degli episodi – spiega Di Mise – ma se per ogni questione dovessi ricevere minacce o attentati…”.

L’attentato arriva nel giorno in cui il giudice ha rinviato al 18 luglio prossimo, l’incidente probatorio per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio per disastro ambientale legato alla gestione della discarica Martucci di Conversano.

Di Mise, ad eccezione del suo incarico, da un paio d’anni per il solo Comune di Conversano ma fino a quel momento responsabile della raccolta dei rifiuti per la Lombardi Ecologia anche in altri comuni, potrebbe essere nel mirino di gente senza scrupoli, in qualche modo interessata alla gestione dei rifiuti. Questa, per il momento, è solo una pista investigativa che, come altre al vaglio dei Carabinieri, viene battuta in questo momento.