Prima le parolacce, poi un paio di pugni alla nuca. Una mamma si è scagliata contro la maestra della sua bimba, non contenta dei metodi di insegnamento giudicati poco ortodossi, soprattutto urla e strattonamenti nei confronti degli alunni di 5 anni. Abbiamo provato a sentire l’insegnante, ma non parla. A raccontarci come sono andate le cose è Giuseppe Capozza, il preside della scuola elementare don Bosco, al quartiere Libertà di Bari. I nervi sono tesi, più del solito. Nessuno dei due educatori è ancora tornato a scuola, entrambi in malattia. L’insegnante si è fatta medicare al pronto soccorso. Il dirigente scolastico, invece è rimasto sotto shock. È intervenuto anche lui in prima persona per sottrarre la donna dalle grinfie della mamma.

La maestra non ha voluto dirci neppure se sull’accaduto abbia o meno presentato regolare denuncia alle forze dell’ordine. In ogni caso il fatto è gravissimo. Secondo alcuni genitori, l’insegnante non sarebbe adeguata. Urla e strattonamenti in alcuni casi, poco polso quando i piccoli si ricorrono procurandosi tra loro graffi e contusioni in altri. La situazione è diventata sempre più tesa, fino a quando il dirigente scolastico, Giuseppe Capozza, è stato costretto a convocare maestra e genitori per cercare di chiarire la questione. Appuntamento mercoledì scorso dopo le lezioni, alle 16.

Nessuno avrebbe potuto immaginare come sarebbe andata a finire. Prima di entrare nell’istituto la maestra è stata presa a parolacce, poi, una volta dentro, si è passati ai pugni. Il confronto è stato ritenuto necessario proprio in conseguenza delle tante lamentele giunte al dirigente scolastico. La mamma che ha pensato di esprimere il suo disappunto prendendo a pugni l’insegnante, per esempio, attribuiva ai comportamenti della maestra quello timoroso di sua figlia, anche quando era lontana da scuola.

La maggior parte dei colleghi della maestra esclude possano essere state alzate le mani nei confronti dei bambini, seppure il contesto in cui si opera nella storica scuola del quartiere Libertà, è particolarmente complicato. Stando alle indiscrezioni raccolte, infatti, i registri sarebbero pieni di episodi di bullismo. Il rischio è quello che la situazione possa sfuggire di mano. Restano diversi i punti oscuri da chiarire. I genitori che hanno segnalato la storia al giornale sono estremamente preoccupati. “Nessun allarme sociale – spiega il preside, Giuseppe Capozza – si è trattato di un singolo episodio, seppure particolarmente grave”.