A Giovinazzo e Molfetta, località con elevate presenze di locali notturni e discoteche, sono continuati i controlli sperimentali nei confronti di conducenti alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Nel corso del servizio sono state controllate 97 persone e 69 veicoli i cui conducenti sono stati tutti sottoposti a test di screening alcol con i “precursori” che valutano la presenza di alcool nell’aria espirata; numerose le persone positive che sono state quindi successivamente sottoposte all’esame con l’etilometro; 6 le patenti ritirate e 6 le persone sanzionate per guida sotto l’effetto di alcool; 60 i punti decurtati dalle patenti.

Tre persone sono risultate positive al test di screening stupefacenti (in particolare alla cannabis); in caso di conferma della positività attraverso le analisi di laboratorio di verifica, saranno denunciate per guida sotto l’influenza di stupefacenti. L’obiettivo di questo nuovo modello operativo messo in atto dalla Polizia di Stato è quello di incrementare l’attività di verifica e controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all’uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci nei confronti dei conducenti per accertare la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L’attività di controllo sperimentale proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale con cadenza settimanale.

La novità di tali servizi deriva dalla presenza al fianco dei poliziotti dei medici e del personale del ruolo sanitario della Polizia di Stato al fine di superare alcune difficoltà di carattere pratico che si manifestavano precedentemente nell’effettuazione dei controlli. Infatti, con l’utilizzo di questi “droga test”, la verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti avviene in tempo reale e sul posto, evitando in tal modo l’accompagnamento della persona controllata presso strutture sanitarie. I controlli avvengono con le dinamiche di seguito riportate: se gli operatori di Polizia hanno sospetti sull’alterazione del soggetto fermato e sul fatto che la stessa non sia causata solo dall’alcol, dopo aver eseguito l’alcoltest, lo sottopongono ad un primo controllo con uno strumento denominato “precursore”, un dispositivo elettronico che in pochi minuti analizza la composizione della saliva. Se il risultato di questa analisi risulta positivo, i medici della Polizia di Stato effettuano un ulteriore prelievo di saliva da spedire ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Ministero dell’Interno in Roma. Dopo due o tre giorni l’esame darà un responso inconfutabile. Nel frattempo la patente viene ritirata e, se l’auto non è intestata ad un’altra persona, viene sequestrata anche la vettura. L’importanza di questa campagna, che consente di controllare in tempo reale e su strada anche gli automobilisti che guidano in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, si coglie guardando i dati del primo quadrimestre del 2015: in tale periodo sono state controllate 496.953 persone delle quali 552 sanzionate per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e 8.295 per guida in stato di ebbrezza alcolica. Ogni anno oltre un milione di persone perde la vita sulle strade di tutto il mondo, più di tremila in Italia; la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una delle principali cause di incidenti stradali insieme alla eccessiva velocità ed alla distrazione alla guida.