Secondo una cattiva usanza, quando un qualsiasi affiliato a un clan mafioso barese viene scarcerato, nel suo quartiere di appartenenza vengono sparati in aria numerosi fuochi d’artificio. L’ultimo episodio ventiquattr’ore fa a Barivecchia. Il cielo sopra il Borgo Antico si è illuminato perché è stato rimesso in libertà un appartenente al clan Capriati.

Ma quello che è successo oggi ha davvero dell’incredibile. In serata, alle 20.50, in corso Alcide De Gasperi, di fronte all’ingresso del carcere, il traffico è stato bloccato per alcuni minuti dopo che una quindicina di scooter hanno impedito con i loro mezzi a due ruote il transito delle auto. Un gran baccano è stato udito dai cittadini, clacson, fuochi d’artificio e forte rumore di accelerate.

Nel frattempo nella casa circondariale alcuni detenuti hanno sventolato delle magliette, salutato con le braccia che uscivano dalle sbarre e mani incrociate in segno di vittoria. Insomma, anche se a distanza, si stava festeggiando qualcosa. Non sappiamo se si trattasse del compleanno di “qualcuno importante” o di una ricorrenza, o ancora un affare andato in porto. Fatto sta che quello che è successo non può essere tollerato. Bari è sempre più succube della malavita, tanto da poter bloccare il traffico in una delle arterie più importanti della città.