Emergenza abitativa, emergenza lavoro, un’abbinata micidiale. Anna Mongelli ha una famiglia, cinque persone in condizione di morosità incolpevole. Dopo quattro anni di battaglia per non finire in mezzo a una strada, oggi lo sfratto esecutivo.

Arrivano le Forze dell’Ordine, arriva l’ufficiale giudiziario, ma ancora prima arriva il picchetto antisfratto. Momenti di tensione, fuori dallo stabile di via Quintino Sella inizia una lotta di nervi con momenti di scontro anche fisico, dentro, l’avvocato che sta seguendo la vicenda si attacca al telefono per parlare con chiunque possa fare qualcosa: l’ufficiale giudiziario, gli assistenti sociali, l’assessore al ramo Brandi.

Arrivano i sanitari, come previsto dalla prassi, Anna accusa un malore. Il medico certifica che non è trasportabile. Per cinque giorni lei e la sua famiglia avranno ancora un tetto.