Con un blitz messo a segno questa mattina la Guardia di Finanza ha arrestato il sindaco di Gioia del Colle Sergio Povia, eletto col centrosinistra, per reati contro la pubblica amministrazione. Insieme a lui sono state arrestate altre otto persone. In questi minuti è in corso l’interrogatorio al sindaco di Gioia, gli investigatori stanno indagando su alcuni appalti sospetti, mentre continuano le perquisizioni negli studi professionali degli indagati alla ricerca di documenti utili al prosieguo delle indagini. Alle perquisizioni sta partecipando anche Eugenia Pontassugilia, pm titolare dell’inchiesta.

In carcere, dunque, sono finiti il sindaco, l’ex vicesindaco Franco Ventaglini che già nel 2013 fu arrestato per vicende analoghe, e l’imprenditore Antonio Posa, originario di Gioa del Colle, legale rappresentate della A.P.Immobiliare che sarebbe stato aiutato dai due politici. Ai domiciliari, invece, Nicola Laruccia responsabile dell’ufficio urbanistica comunale, Rosa Sedora Celiberti dipendente dell’ufficio urbanistico, Rocco Plantamura responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’architetto di Salerno Nicola Manzo, nonché i due professionisti di origine pugliese Vito Antonio Martinelli e Nicola Bruno.

Agli arrestati sono contestati i reati di corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Le indagini ruotano introno al progetto per la costruzione degli alloggi popolari.

Nel corso delle indagini è emerso che i pubblici amministratori, a fronte della promessa di ricevere dall’imprenditore una tangente di 100mila euro, creavano le condizioni affinché Posa si aggiudicasse una gara pubblica per la realizzazione di un alto numero di alloggi per edilizia popolare, nel quadro di un programma di social housing.

Sergio Povia era in odore di candidatura alle prossime elezioni regionali con le liste civiche a sostegno di Michele Emiliano.