Cammina lungo il marciapiedi con le mani in tasca, il passo lento e lo sguardo ancora incredulo. Marcello Pacucci è il titolare del ristorante “il Cucchiaio Segreto”, al civico 63 di corso Sonnino. Sono le 7.15. Stanotte, intorno all’una, è stato buttato giù dal letto. Abita a pochi metri dal locale, in un palazzo che dà su piazza Madonnella. A svegliare molti dei residenti è stata un botto, quello tipico dei vetri, tanti vetri, infranti. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia, per i rilievi. In pochi istanti il fuoco s’è divorato il locale aperto 12 anni fa. Un punto di riferimento per la zona. Su quello stesso isolato c’è la macelleria del fratello. Insomma, sono tutti amici. «Non me lo sarei mai aspettato – ci spiega il signor Pacucci – non abbiamo mai ricevuto minacce, richieste di soldi. Siamo davvero una grande famiglia da queste parti». La sostanza è che il locale è andato distrutto. Se non altro non ha creato particolari problemi al palazzo. All’inteno c’era anche un grosso scooter. Distrutto anche quello. Adesso Marcello ha solo voglia di capire chi ha fatto un gesto simile. Ad aiutarlo potrebbero essere le telecamere di videosrveglianza. Secondo i primi accertamenti per appiccare il l’incendio sarebbe stata usata della benzina. Di questi tempi un colpo durissimo che, tuttavia, non ha distrutto la voglia di reagire. «Andremo avanti – dice Marcello facendo spallucce – troveremo il modo».