L’uomo è stato arrestato prima che la sua opera fosse compiuta, ma il Comune di Conversano non ha potuto ignorare tale gesto: il direttore dell’Area Politiche Ambientali insieme ai Vigili Urbani si è recato sul posto per effettuare un sopralluogo. Nei successivi approfondimenti, le autorità comunali saranno in grado di comunicare se nel terreno sollevato dall’ex dipendente Lombardi siano presenti rifiuti pericolosi.

Il lavoratore, D.L., avrebbe compiuto quest’atto di denuncia non solo per dimostrare un presunto smaltimento abusivo, ma anche per rivendicare lo stipendio che la ditta Lombardi non gli percepisce. Infatti, non è la prima volta che D.L., con metodi eclatanti, reclama l’inadempimento del suo datore di lavoro.

Lo scorso 5 marzo, si era arrampicato su una torre-faro del terzo lotto dello stabilimento e aveva minacciato di togliersi la vita. Il pagamento del suo salario non era stato consegnato secondo i termini per quattro volte e il lavoratore, al quale veniva negato anche un acconto dello stipendio, ha voluto preparare un gesto “estremo” per il suo datore di lavoro.

Ora, in lotta con la ditta, D.L. si è introdotto nello stabilimento e ha sottratto un escavatore “Caterpillar”. Con i militari che lo inseguivano, l’uomo ha abbattuto il cancello dell’impianto e ha cercato di fuggire dai Carabinieri attraverso le strade interpoderali. Poi, per ostacolare il percorso dei suoi inseguitori ha spostato dei massi lungo la carreggiata, ma i militari lo hanno comunque raggiunto e fermato.

Al momento, per ordine della Procura di Bari, l’uomo è stato messo agli arresti domiciliari, con l’accusa di furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Margherita Micelli Ferrari