Un agguato a scopo punitivo, intimidatorio, o una rapina a mano armata? Dai primi accertamenti il commerciante non ha precedenti penali né risulta legato a organizzazioni mafiose.

Secondo una prima ricostruzioni degli inquirenti il commerciante era intento a scaricare da un autocarro delle cassette di frutta, quando, sorpreso dal gruppo di delinquenti a volto coperto, è stato sparato alla gamba. I malviventi, non ancora identificati, sono fuggiti a piedi prima dell’arrivo dei soccorsi. La vittima, portata all’ospedale ‘Di Venere’ di Carbonara (Bari), dove è stata ricoverata nel reparto di Ortopedia, non è in gravi condizioni.

Non è il primo episodio di aggressione ai danni di commercianti: nei primi mesi del 2011  si sono registrati una serie di agguati e rapine che avevano nel mirino i ristoratori del centro storico di Bari e i benzinai della città. E’ stata sollevata proprio da quest’ultimi, a maggio scorso, una richiesta di aiuto concreta: le associazioni Assopetroli e Cisl Fegica hanno incontrato il prefetto facenti funzioni Antonella Bellomo per discutere delle misure di prevenzione da adottare, come rafforzare la videosorveglianza e  costruire recinzioni a protezione dei distributori, per ostacolare l’ingresso e l’eventuale fuga dei rapinatori.

«I dati che parlano di un calo dei reati predatori- sostenne allora il prefetto- sono solo una parte della verità  non sottovalutiamo la percezione della paura che stanno manifestando i cittadini».

Nell’ arco di tempo tra il maggio e il novembre 2010 nel quartiere barese di San Girolamo si verificarono 2 rapine con aggressione: la prima a danno dei titolari di una macelleria della zona che si erano rifiutati di vendere della carne “a credito” a una parente dei maliviventi e avevano fatto opposizione a una richiesta estorsiva di 400euro mensili. La seconda, che risale al novembre 2010, è avvenuta  a danno di un supermercato Sidis:  una gang di rapinatori armati di coltello fece irruzione nel supermercato e fuggì con un bottino da 500 euro.

Federica Addabbo