“Blue whale spacca. È un gioco e va forte sul web, che c’è di male?”. Un gruppo di adolescenti baresi, interrogato da un professore sull’ultimo gettonatissimo fenomeno virale dal nome vagamente esotico e rassicurante, sembra saperla lunga sul gioco, chissà se per il fatto di averlo provato. Nessuno lo ammette. Non ci sarebbe niente di male se quel gioco non fosse così maledettamente pericoloso.
Blue Whale significa letteralmente “Balena Blu”. Si dice che abbia origini russe e che attualmente abbia invaso America Latina e parte dell’Europa. Tanti adolescenti, in Spagna, Francia, Portogallo e ora anche Italia, soprattutto al nord, sono stati risucchiati dalla balena. Bisogna superare 50 prove di coraggio, che via via si fanno sempre più ardite e pericolose.
Dagli iniziali “fai felice qualcuno” e “dì ti amo a qualcuno che non conosci”, si arriva ai drammatici comandi “attraversa i binari mentre il treno arriva” oppure  “sali su una gru”. Tutto prima di raggiungere il gran finale col “salto nel vuoto”. Il pericolo, inizialmente nascosto, si palesa gradualmente attraverso i comandi di un tutor di rete, che gli iscritti sono obbligati a eseguire.
Vere e proprie sfide che attentano alla vita e istigano alle automutilazioni o addirittura al suicidio. Né più né meno. Insomma, il fine è quello di emulare la balena blu che, spiaggiandosi, volutamente si dà la morte. Da qui il nome. I dati sarebbero allarmanti e non escluderebbero l’Italia. Sensibilizzare è la parola d’ordine: dirigenti scolastici, personale docente, ma soprattutto le famiglie. Tutti devono essere informati e preparati. Il macabro gioco, supportato da selfie dimostrativi, è conosciuto in tutte le sue declinazioni, anche come “selfie estremo”.
Fornire il profilo di una potenziale vittima non è semplice. Certamente le persone tendenzialmente fragili, inclini alla malinconia, alla solitudine e alla depressione, sono quelle più a rischio. L’adesione dei ragazzi a gruppi chiusi o segreti sui social, poco controllabili, deve insospettire e indurre gli adulti, tuttavia senza allarmismi, a un maggiore e più attento controllo.