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Ricordate di che colore era il cavallo bianco di Napoleone? Bianco. Davvero? E allora di che colore sono le foglie verdi? E i petali colorati dei fiori gialli? Da quanto l’amministrazione comunale ha scelto di intallare il “gianduiotto” floreale di benvenuto ad Adelfia, definito così per la forma che ricorda quella del celebre cioccolatino, la cittadina si è divisa.

La notizia non è certo la divisione del paese più diviso d’Italia, ma il fatto che persino su una montagnola di terra zollata, con la scritta “Adelfia” fatta di fiori ha alimentato chiacchiere e critiche. Siamo un popolo di insoddisfatti, c’è poco da fare. Dobbiamo buttare benzina persino quando non c’è neppure un fiammifero per accendere il fuoco.

E allora un: “Vergogna” non lo si nega a nessuno, anche quando con poco si è riuscito ad ottenere un evidente risultato. Prima di critiare aspramente la scelta di accogliere con un po’ di colore chi entra ad Adelfia, aspettate almeno che i fiori appassiscano, “perché non fanno manutenzione e quindi quello schifo se lo inghiottirà la terra”. Parola di giardiniere da social network.

Personalmente quel tocco di allegria, quel tratto distintivo ci convince. Non per questo saremo più accomodanti nei confronti di un’amministrazione che, per esempio sulle indennità ai propri dipendenti, non ci ha ancora dato risposte convincenti. I fiori, almeno loro, convincono e non poco.