Il Natale porta con sé due correnti di pensiero. La prima è quella del: “Siamo tutti più buoni”. I sostenitori di questa teoria provano, almeno tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, ad essere più rispettosi e attenti alle esigenze degli altri.

L’altra corrente, invece, è quella del: “A Natale puoi”. I seguaci di questa filosofia vivono esattamente all’opposto. A Natale puoi, fare un po’ come cappero vuoi. E allora, come se non ci fosse un domani; come se un’ambulanza non avesse bisogno di un posto riservato nei periodi di festa, quelli del “A Natale puoi”, parcheggiano nel nosocomio “inaccessibile” proprio sugli stalli riservati ai mezzi di soccorso del 118.

Jingle bells, jingle bells. Suonano forte le campane del minchia parking. Rispetto ai giorni qualunque, però, essendo molti dei sacrestani in ferie, per quanto forte le si possa suonare, nessuno ascolta il batacchio che batte sul piombo, il metallo pesante di cui è fatta la testa degli incivili. Si spera nel nuovo anno. Anche questa, in fondo, è una tradizione.