Non c’è angolo della città in cui non ci siano cestini e cassonetti stracolmi di immondizia. Indifferenziata, carta o plastica non fa differenza. La sensazione è ovunque di sporcizia, persino nella centralissima corso Vittorio Emanuele in un affollato sabato sera. E se il centro piange, senza contare la luridissima città vecchia, le periferie si disperano.

I pochi controlli, evidentemente tutti a buon fine a giudicare dai comunicati stampa sugli sporcaccioni beccati e multati, danno agli zozzoni la possibilità di fare come cavolo gli pare, approfittando anche dell’omertà della gente #perbene con l’hashtag davanti. Abbiamo davvero avuto difficoltà ad individuare la zona più sporca.

Solo per la mole e la diversità di sporcizia e di ingombranti accumulti, premiamo con il “rimmatino d’oro” via don Gnocchi, al quartiere San Paolo. Al tradizionale elenco di sempre, si aggiunge anche una vasca da bagno angolare di notevoli dimensioni, un divano in pelle, un asse da stiro, quel che resta dei pensili di una cucina, materessi e altri rifiuti. Non ci resta che sperare nei fatti al posto delle pugnette, come direbbe l’assessore Palmiro Cangini, assessore alle varie ed eventuali del comune di Roncofritto Superiore.