Tanto si è messa al cervello, che alla fine Colino l’ha portata Luigina a Venezia. Secondo alcune indiscrezioni, poi, pare abbiano pure consumato dopo innumerevoli peripezie. Chiedere a Gianni Ciardo. Una volta nella città della laguna, però, la delusione sarebbe stata tanta.

Colino e Luigina hanno scoperto, ieri come oggi, che tutto il mondo è paese e che alla fine Bari e Venezia non sono poi così lontane. Lo hanno fatto visitando canali e calle, per sbucare meravigliati in piazza san Marco. Ci siamo stati anche noi per rispondere a una domanda: avesse piazza del Ferrarese, Venezia sarebbe una piccola Bari?

Un modo per dire che le similitudini sono tante, almeno quanto le differenze. Tante cose buone, ma allo stesso modo una grande quantità di difetti, forse anche più di quelli di una città normale come Bari. Sì, perché Venezia non è una città qualunque. Certo, nel pieno centro cel capoluogo pugliese non pagherai mai una bottiglia d’acqua da 33 cl. 4 euro, sempre che si riesca a trovare una bottiglia d’acqua da 33 cl. E poi una pizza Margherita 10 euro, con il prosciutto e i funghi 12 euro.

Poi, però, ti accorgi che i mozziconi di sigarette sono ovuque, che i piccioni sono piccioni e il guano è lo stesso. Ti rendi conto che il presidio “strade sicure” cammina, che ci sono ronde della Polizia Locale. Ciò che manca sono i disegnacci sui muri, purtroppo anche su quelli storici, perennemente imbrattati e ripuliti nella città del basso Adriatico. Abbiamo scherzato, ma come al solito gli spunti per riflettere sono tanti. A Colino non resta che darvi il benvenuto a Venezia.