La natura è grande, si sa, e fa il suo corso, alla scienza spetta invece il compito di studiarla. Ogni giorno alle 15.30 precise, in piazza Roma ad Adelfia, un nutrito stormo di piccioni si presenta puntualmente per ricevere la sua razione di cibo.

Spieghiamo. Da un po’ di tempo a questa parte Michele Lafrenza, un anziano cittadino del piccolo comune, ha l’abitudine di portare da mangiare ai volatili. Nel primo pomeriggio, alle 15.30 appunto, arriva con la sua bicicletta, si ferma, e getta per terra qualcosa, briciole di pane e così via.

La cosa, evidentemente, si è ripetuta per così tanto e in maniera così ripetitiva e puntuale, che i pennuti devono essersi “passati la voce”. Fatto sta che ormai, ancor prima che l’uomo arrivi, i piccioni si piazzano su Palazzo Sabini e aspettano diligentemente, sembra quasi che sappiano leggere l’orologio che sovrasta l’edificio.

Una scena che ha del comico. Gli abitanti di Adelfia sono divisi, tra favorevoli e contrari. Non tutti gradisco la presenza dei colombi che, è noto, portano sporco e malattie, ma tant’è. La puntualità degli animali farebbe invidia anche ai precisissimi svizzeri.