Bari, via Capitaneo, quartiere Palese-Macchie. Arriviamo nei pressi del passaggio a livello alle 10.50. Lo sappiamo con certezza perché dieci minuti dopo abbiamo un appuntamento circa cento metri più in là. Questioni di lavoro. Siamo in anticipo, è vero. Ma evidentemente non abbastanza.

Le sbarre del passaggio a livello infatti restano abbassate per 17 lunghissimi minuti. Davanti a noi, in rapida sequenza, aggirano l’ostacolo due ciclisti in un senso e uno nell’altro. Passano una manciata di secondi e arriva una piccola vedetta lombarda. Scruta l’orizzonte in cerca di treni nemici, ne vede nessuno ma coscienziosamente non oltrepassa il valico.

Il convoglio passa alle 11.07, qualche attimo dopo il passo viene finalmente liberato. La questione relativa alla sicurezza dei passaggi a livello dunque continua a tenere banco. Da un lato quelli che non si chiudono, dall’altro quelli che restano chiusi troppo tempo. Il risultato? Esattamente lo stesso. La gente passa e chi guarda incrocia le dita.