Nella foto che vedete in alto, un motorino bellamente parcheggiato al centro del marciapiede di via Pavoncelli, a Bari, proprio davanti l’ufficio postale. Nel margine inferiore della stessa foto (se vi cliccate, la ingrandite), un manubrio, non quello di una bicicletta, ma quello di una carrozzella elettrica.

A inviarci la foto è stato un disabile sulla sedia a rotelle, per la precisione, Gianni Romito, presidente dell’Associazione Pugliese Persone Para-tetraplegici. Gianni sarebbe dovuto entrare in posta, ma il motorino impediva tanto l’accesso all’ufficio, quanto il procedere sul marciapiede.

Non potendo andare avanti, entrare in posta sulla destra, scendere dal marciapiede sulla sinistro o fare manovra per darsi in dietro, e visto che alle sue invocazioni nessuno rispondeva, al nostro segnalatore non è rimasto altro da fare che chiamare i Vigili Urbani.

L’attesa è stata lunga e, intorno a mezzogiorno, il sole non è clemente per chi resta fermo in un punto. Dopo mezzora di attesa dietro il motorino, dei Vigili ancora non c’è traccia, ma dall’ufficio postale viene fuori il proprietario del mezzo che, con tutta calma, salta in sella e va via.

Siamo sempre allo stesso punto: u probleme iè la cape. A che serve costruire rampe e scivoli sempre nuovi, sui marciapiedi della città, se la gente continuerà a parcheggiarci davanti e chi è preposto a vigilare continuerà a considerare quella sosta vietata come una “infrazione veniale”, chiudendo un occhio?