Otto posti per disabili su 12, proprio ai piedi della palazzina in cui hanno sede la direzione sanitaria, gli uffici tecnici e amministrativi, occupati abusivamente dal personale della Asl. Succede all’ospedale Di Venere di Bari. La prassi deplorevole si ripete ogni santo giorno e senza alcun rispetto, anche per tutto l’orario di lavoro in alcuni casi.

Auto aziendali e personali sostano per ora sugli stalli gialli senza averne alcun diritto, nonostante a pochi passi ci sia il grande parcheggio ricavato nell’area dove il martedì si tiene il mercato settimanale di Carbonara. Siamo andati a verificare le segnalazioni di alcuni cittadini indignati, scoprendo che la situazione è ben pù grave e diffusa di quanto potevamo immaginare.

A sentire gli stessi dipendenti, pare che i più menefreghisti siano quelli dell’ufficio tecnico, ma il virus della mancanza del prossimo coinvolge anche fornitori e dirigenti. Il Di Venere è interessato ormai da mesi da lavori di ristrutturazione e dal rifacimento della segnaletica e della viabilità interna. La consegna dell’intervento era prevista il 30 novembre 2014, poi la proroga al 31 marzo, che molto probabilmente non sarà rispettata. Senza la consegna ufficiale dei lavori non è possibile firmare la convenzione che consente ai vigili urbani e alle altre autorità preposte di elevare contravvenzioni.

Possibile che in questa maledetta città non si possa fare a meno della repressione più severa e siano tutti allergici a dare l’esempio? Basterebbe un po’ di senso civico e di rispetto verso gli altri perché, come ci ha detto un usciere realmente invalido, con il pass ben in vista sul parabrezza della sua auto: «Stiamo tutti sotto al cielo».

Una nota a margine della vicenda. Segnaliamo la perenne paura degli onesti di puntare il dito contro i maleducati, gli approfittatori e gli strafottenti, ma anche il pentimento di un automobilista sgamato con l’auto in fallo.