Costume

"A, vabbè! ok dai, quella macchina è palesemente in coda al semaforo", direte voi. "Adesso non sapete più cosa inventarvi e pubblicate le foto delle auto ferme ai semafori, spacciandole per doppia fila selvaggia",...

Un unico impianto semaforico, due indicazioni diverse. Questa mattina all'incrocio tra viale della Repubblica e viale Giuseppe di Vittorio diversi automobilisti si sono trovati davanti a un bel enigma.

Inizia a scarseggiare la fantasia tra i candidati al premio Minchia Parking. Il sottovia Luigi di Savoia torna ad essere terreno di sfida tra i contendenti.

La Fiat 500 verde militare, sullo sfondo delle strisce pedonali di viale Papa Pio XII, si vede benissimo. Si notano meno le due auto in doppia fila dall'altro alto della strada. Il minchia parking mimetico è riuscito malissimo.

Un vecchio maggiolino bianco è parcheggiato con ben in vista due cartelli che lasciano molto spazio all'immaginazione. "Vendesi 28enne" e poi "Ho 28 anni, mi vedo!". Si riferiscono all'auto o al presunto proprietario del mezzo?

Una ragazza proveniente da Bari gareggerà al programma "La casa degli assi", in diretta dal Marocco. Premio finale 50.000 euro.

Il pub "Mustà" ha appeso alla porta di entrata del locale un cartello con la faccia di Lapo e la scritta "Tirare". Perfetto dopo la bravata dell'imprenditore italiano.

Dopo la gag provocatoria tra le erbacce incolte di piazza Redentore, i due giovani baresi hanno fatto tappa in un'altra zona un po' dimenticata del quartiere Libertà: l'ex Manifattura Tabachi.

(21 settembre 2011) MONOPOLI – Per qualche giorno non si è parlato d’altro. Il 3 settembre scorso, nella cattedrale di Maria Santissima della Madia, patrona di Monopoli, si sarebbe celebrato, o meglio è stato sventato un matrimonio particolare. Al momento della domanda di rito del celebrante "Vuoi tu, et cetera", lo sposo, nello stupore di tutti, avrebbe risposto di no. All’imbarazzato e sbalordito prete che gli chiedeva il motivo, l’uomo avrebbe risposto che il motivo lo conoscevano bene la sposa e il suo testimone. Ma oggi arriva la smentita. Don Vincenzo Muolo, priore della Cattedrale e presunto celebrante di quella funzione, raggiunto telefonicamente, dichiara che quella che si racconta è solo una storiella intessuta ad arte. Pare, invece, che la curia della Diocesi Monopoli-Conversano abbia dato conferma della notizia. In definitiva il quasi matrimonio rimane un mistero che non si riesce a decifrare.

L'arte di sbarcare il lunario da' il peggio di se'. Il mistero dei muri imbrattati per le vie del paese svelato da una scritta esplicativa.