“Chiamiamo le Forze dell’Ordine, ma se non è successo niente di grave non viene nessuno”. La convivenza tra migranti e baresi al quartiere Libertà è sempre più difficile. È bastato accendere la telecamera per raccogliere una serie di lamentele da parte dei cittadini nel giro di pochi minuti.

Grida, schiamazzi, feste improvvisate anche nelle ore in cui la gente dorme, o vorrebbe riposare, ma soprattutto le liti, che dal nulla sfociano in risse a volte di inaudita violenza: “Bevono e fanno quello che vogliono. Tante volte litigano tra di loro, con il machete, abbiamo anche paura a metterci in mezzo. Da avere ragione si finisce con l’avere torto. Allora ci facciamo gli affari nostri”.

“Qua è uno stato di assedio, tutti i sabati e le domeniche fanno baldoria. Non possiamo vivere in queste condizioni”. “Il sindaco venisse da queste parti a vedere il marciume, gli scarafaggi, i topi, non si può vivere più, pensa solo a Barivecchia e via Sparano”. Il tono dei commenti è sempre lo stesso.

Solo pochi giorni fa c’è la manifestazione di CasaPund, scesa in strada al fianco dei cittadini contro il degrado che regna nel quartiere, mentre a pochi metri di distanza si consumava l’ennesimo spaccio di droga. La proposta del consigliere comunale Massimo Maiorano di istituire una caserma di Carabinieri nella ex Manifattura Tabacchi ha raccolti numerosi consensi.