Non volevamo passare per i soliti guastafeste e allora pubblichiamo oggi un articolo che mette in discussione leggi e buonsenso. Da tempo – lo sanno tutti, compresi gli amministratori locali – a Palo del Colle ogni mercoledì si gioca a una specie di roulette russa. Su piazzale Lenoci va in scena il mercato settimanale, privo di vie di fuga, inaccessibile ai mezzi di soccorso, addossato alle casi che circondano la piazza. Senza contare il motorino con i due ragazzini senza casco ripreso a sfrecciare tra le bancarelle.

Ciò che è successo durante la festa patronale di San Rocco, però, ha dell’incredibile e va persino oltre. A dirlo non siamo noi, ma le decine di venditori ambulanti presenti. “In 40 anni di attivià – racconta uno di loro – non mi era mai capitato di dover condividere la piazza con le giostre”. Quest’anno, infatti, il mercato è coinciso con la festa e allora qualcuno ha pensato bene, probabilmente essendo troppo grande, di andare in deroga all’ordinanza e lasciare montata la pista delle macchine da scontro, a cui erano state alzate le sponde.

Nonostante l’inefficace nastro bianco e rosso messo a protezione della giostra, però, i bambini hanno corso sulle pedane per tutta la mattina, a rischio di farsi davvero molto male.  Peccato che della faccenda il sindaco del paese sia stato informato da noi solo alla fine della santa messa in onore del santo patrono, intorno a mezzogiorno di mercoledì scorso. Dispiace vedere il primo cittadino cadere ancora una volta dal pero. Visibilmente sorpresa, Anna Zaccheo ha annunciato sanzioni, ma soprattutto ha preso l’impegno di ridisegnare l’area mercatale, che continuerà comunque a tenersi sulla stessa piazza, spostando definitivamente le giostre sull’area adiacente all’ufficio postale in occasione di tutte le feste patronali.

Se ne parla da anni, chissà che questa volta non il problema non venga davvero risolto, al netto degli ambulanti e di certi amministratori che vorrebbero preservare lo status quo. Un residente ha dato il senso alla nostra denuncia: “Due anni fa un operaio impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione su una di queste case, cadde e grazie a Dio morì sul colpo. Non fosse morto, con l’ambulanza impossibilitata a raggiungerlo per prestare i soccorsi sarebbe successo il finimondo”.