“Dopo le prime tre settimane di porta a porta il quartiere Palese ha raggiunto il 78,54% di raccolta differenziata, superando il risultato raggiunto nello stesso periodo a Santo Spirito.
Naturalmente il merito è tutto dei cittadini di Palese e del loro impegno nel separare correttamente i rifiuti”. Qualche giorno fa l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli annunciava con entusiasmo e toni trionfalistici i primi risultati da quando anche a Palese è entrata in vigore la raccolta porta a porta. Onore al merito, come si dice. Però…

C’è un però, non per colpa dei residenti di Palese, ma dell’Amiu e dell’assessorato di Petruzzelli. Di che stiamo parlando? Si fa presto a dirlo, e lo facciamo per bocca di un cittadino, non il solo a esseri lamentato, che sulla proprio bacheca ha scritto: “Carissimo signor Sindaco di Bari. Se non metti i cestini della spazzatura in giro per strada a Palese, la bustina con la cacca del mio cane la vengo a gettare in casa tua. Sono stufo di portarmi la bustina con la cacca in giro per tutto Palese. La pazienza ha un limite! Prima di levare i cassonetti dell’immondizia organizzatevi. Io la tassa dei rifiuti la pago”.

In pratica, spariti i cassonetti della spazzatura dalle strade del quartiere, i padroni dei cani non sanno più come fare per gettare le tanto vituperate deiezioni canine, quelle per cui è stata addirittura istituita una task force della Polizia Locale, con tanto di sacrosanta “crociata” mediatica. C’è stato un periodo a Bari in cui il problema più grave e urgente da risolvere è stata la cacca dei cani non raccolta.

Oggi la cosa è passata in secondo piano, vuoi perché l’azione di richiamo alla civiltà ha dato buoni frutti, anche se il problema non è stato del tutto debellato. A Palese, stando a quanto scrivono su facebook gli interessati, pare siano rimasti giusto un paio di cestini. Un po’ poco per tutti i cani, e i padroni, della zona. Vuoi vedere che ci ritroveremo le strade pene di me**a? Speriamo di no.