“Le nuove panchine? buone per le cubiste”. Vittorio Sgarbi torna a Bari e va nuovamente all’attacco del progetto di ammodernamento di via Sparano. E lo fa a modo suo, dal palco del teatro Petruzzelli dove era stato invitato per una iniziativa organizzata dal settimanale “Panorama”.

Il noto critico d’arte, così come già accaduto qualche mese fa, ha visitato la via dello shopping barese, e in particolare il secondo isolato appena aperto al pubblico, in compagnia del consigliere d’opposizione Irma Melini. Poi dal palco del Petruzzelli ha inveito contro chi ha ideato il progetto.

“Ma chi è Decaro per togliere le palme di via Sparano? Se fai una cosa diversa da quello che la città chiede sei comunque un criminale. Sono state fate delle panchine che sembrano delle bare – attacca Sgarbi – ci sono i lampioni zoppi, un’aria cimiteriale e mancanza di gusto e sensibilità”.

Poi Sgarbi ha detto la sua anche sulle nuove panchine a forma di cubo, condividendo il pensiero dei Cittadini per via Sparano nella ormai celebre vignetta di ‘Angela Favolosa Cubista’: “Le panchine si chiamano panchine perché hanno uno schienale, il cubo si chiama cubo perché le cubiste stanno sul cubo per mostrare il culo perché lo vedi tutto intorno; io lo arresterei il sindaco per questi cubi spacciati per panchine”