Lo stupro della 76enne ad opera di un profugo nigeriano di 26 anni, ha scatenato le reazioni peggiori da parte dei razzisti. La situazione, è inutile nasconderlo, sta diventando preoccupante, soprattutto perché non si riesce ad arginare gli sbarchi e a garantire un’accoglienza adeguata.

Abbiamo incontrato Jeffrey all’esterno di un supermercato barese, in via Brigata Bari. Vive in Italia da nove mesi, dove vorrebbe restare, e come il violentatore arriva dalla Nigeria. Jeffrey ha 23 anni, due volte a settimana va a chiedere l’elemosina in quel supermercato. Qualcuno ormai lo chiama per nome.

In pochi lo temono e non manca chi si è fatto aiutare a portare la spesa in macchina o a casa: “Quello del mio connazionale – spiega – è un gesto di cui mi vergogno”. Fuori dallo stesso supermercato abbiamo raccolto anche le reazioni dei baresi.