“Ho 25 dipendenti, due attività, ho fatto un investimento a Noci, forse sono pazzo”. Gianni Mastropasqua è il titolare del Dama D’Angiò, il locale dove i Carabinieri venerdì scorso hanno sequstrato il gazebo esterno, oltre agli impianti audio e video. Le immagini del blitz girate quella sera da Mastropasqua, con una dozzina di militari intenti a verbalizzare e smontare la strumentazione, tra l’altro spenta in quel momento, è stato cliccatissimo sul web.

“Mi hanno sequestrato anche il gazebo esterno, forse l’unico a norma in Puglia – ha detto amaramente Mastropasqua – ho prima avuto un’autorizzazione temporanea per sei mesi dal Comune di Noci, poi quella definitiva. Ho tutti i documenti in regola”

Mastropasqua si è affidato all’avvocato Giuseppe Sgobba. In queste ore il legale provvederà a formalizzare la richiesta di dissequestro del gazebo. “Lo sto ancora finendo i pagare – spiega l’imprenditore – avrebbero potuto chiudermelo il locale, perché di giorno si lavora poco e l’investimento era stato fatto per portare un po’ di movida a Noci. Adesso ho dovuto mandare a casa alcuni lavoratori, anche madri di famiglia”.

Tra le cose anomale di questo sequestro c’è il fatto che i sigilli siano stati messi all’esterno dell’uscita di sicurezza, ricavata nel gazebo. “La cosa che più mi amareggia – incalza Mastropasqua – è constatare che i Carabinieri hanno denunciato, condotto le indagini e fatto il sequestro. Per me è un abuso di potere”. A quanto pare sarebbero proprio i Carabinieri ad avere più di chiunque altro il sonno disturbato dalle serate organizzate nella piazza pubblica a pochi metri da contestato gazebo.

Qualche tempo fa il Sindaco di Noci, Domenico Nisi, aveva ipotizzato l’estensione dell’autorizzazione alla somministrazione della musica nei locali pubblici. Sì, perché la cosa riguarda tutti non solo il Dama D’Angiò. Quell’idea è rimasta solo una proposta e Mastropasqua s’è preso la licenza di tirare avanti fino all’una di notte, convinto che prima o poi sarebbe arrivata l’ordinanza. Molto del futuro di questo ed altri locali del paese sta nelle mani del primo cittadino.