I resti dell’antico porto di Bari sotto l’ex mercato del pesce. Un ritrovamento storico e archeologico di grande valenza quale testimonianza materiale dell’organizzazione urbanistica di Bari in epoca preunitaria. Una scoperta avvenuta praticamente per caso nel corso dei lavori di restauro della struttura, destinata a diventare il nuovo polo dell’arte contemporanea.

Nella parte dell’edificio storico di piazza del Ferrarese prospiciente il lungomare, lo scavo ha messo in luce una struttura muraria in blocchi di calcare squadrati, perfettamente apparecchiati, disposti per testa e per taglio con orientamento NO-SE, nel cui ordito sono inserite, a distanza regolare, bitte semicircolari in calcare bianco con foro centrale passante, finalizzate certamente all’ancoraggio di imbarcazioni.

Nonostante al momento non sia possibile attribuire una datazione certa al manufatto a causa dell’assenza di elementi diagnostici, ceramica o altri fossili guida, la tecnica muraria, la documentazione di archivio e bibliografica fin qui consultata ed elementi di natura stratigrafica fanno ritenere probabile la pertinenza della struttura al sistema di approdi e di fortificazioni della città, documentato tra l’età rinascimentale e il periodo borbonico.

“Questa è stata una bellissima novità – ha commentato Antonio Decaro – che impreziosisce questo sito e arricchisce il progetto del nascente Polo delle arti del contemporaneo, che vedrà dialogare il passato, testimoniato dai resti dell’antico porto, con il presente della nuova vita del mercato e il futuro, rappresentato dall’arte contemporanea e dalle opere che saranno esposte negli spazi che si stanno realizzando al primo piano.

Il progetto originario, quindi, subirà delle modifiche proprio per permettere a tutti i cittadini e ai tanti turisti di percepire questo dialogo e soprattutto di conoscere le tre dimensioni della città che convivranno in questo luogo. I resti delle mura dell’antica banchina del porto di Bari, risalenti probabilmente al periodo aragonese, diventeranno presto il prosieguo del percorso della Bari sotterranea che già oggi rappresenta un’attrazione straordinaria della nostra città.