Questa estate, rispetto al 2016 e al 2105, AMIU Puglia ha registrato una sensibile diminuzione delle richieste d’intervento, oltre il 50%, tranne alcuni casi particolari dovuti a emergenze non prevedibili, per la disinfestazione contro le zanzare.

“Non è frutto del caso o della fortuna, il merito – spiega il presidente di AMIU Puglia, Sabino Persichella – è di una serie di misure sperimentali che, da qualche mese, l’azienda sta mettendo in campo avvalendosi della preziosa consulenza di partner dall’altissimo livello professionale”.

Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, infatti, sono state piazzate nelle zone critiche di tutto il territorio cittadino 66 ovi-trappole, che consentono di effettuare rilevazioni sulla produzione di uova di zanzara praticamente in
tempo reale. Le analisi realizzate dagli esperti veterinari permettono quindi alle squadre dell’ufficio igiene di intervenire con maggiore efficacia (ottimizzando anche l’uso dei prodotti adulticidi) e tempestività sulle zone dove è prevista un’intensa schiusa delle uova e una conseguente, massiccia presenza di zanzare.

Gli operatori di AMIU Puglia hanno effettuato, nei mesi scorsi, una capillare raccolta di uova di zanzara dalla tombinatura cittadina e dalle zone nelle quali era stata segnalata la presenza di acqua stagnante. I campioni sono stati subito inviati per le analisi del caso agli esperti dell’Università La Sapienza di Roma. Tale sinergia ha consentito di individuare il miglior prodotto, in termini di efficienza, da utilizzare contro il fastidioso infestante nel periodo di maggiore presenza dello stesso in città, nonché le esatte fasi riproduttive della zanzara, sia comune che tigre, consentendo così interventi mirati e specifici.

Importantissimo è stato il supporto della app, disponibile per tutti gli smartphone, Zanzamap. Dallo scorso anno, circa 2000 cittadini baresi hanno scaricato l’applicazione gratuita e hanno inviato quotidianamente segnalazioni sulla presenza di zanzare in città, fornendo all’ufficio igiene di AMIU una mappatura interattiva precisa, sulla base della quale modulare con sempre efficacia il programma degli interventi.

“È stato un lavoro di squadra – continua Persichella – che oggettivamente sta fornendo risultati concreti e positivi contro un problema che ciclicamente affligge la città di Bari nella stagione calda. Fondamentale è stata la collaborazione con le Università di Bari e di Roma, ma anche l’aiuto dei cittadini, che invitiamo a scaricare sempre più numerosi Zanzamap e a inviare le proprie segnalazioni per rendere ancora più efficiente il servizio. Ma in generale – chiosa Persichella – la strada intrapresa, che si fonda sulla condivisione di informazioni e su
un’accurata programmazione del servizio supportata dalla ricerca scientifica, è quella giusta”.