Il C.A.R.A di Bari è una bomba ad orologeria che rischia di scoppiare. Non lo diciamo noi, ma gli stessi appartenenti alle Forze dell’ordine, il caso di violenza di due sere fa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Su questa situazione ha infatti voluto esprimere tutto il suo disappunto il Segretario Generale del Sindacato di Polizia, Eustachio Persia, che con un comunicato stampa ha voluto ribadire agli organi competenti come possa essere breve il passo dalla tensione alla tragedia.

IL COMUNICATO STAMPA – “Ennesima violenza al C.A.R.A. di Bari. Due poliziotti, nell’espletamento del dovere, presi a calci e pugni da un ospite del centro, solo per avergli chiesto la Identity Card. Ai due operatori di polizia va tutto il nostro affetto e sostegno per una pronta guarigione. Siamo incazzati. Incazzati perché, nonostante le nostre segnalazioni, nonostante avessimo presagito una situazione di pericolo, nessuno ha mosso un dito.

Forse deve scapparci ancora il morto perché qualcuno si occupi seriamente della situazione ormai insostenibile del CARA di Bari? È una bomba ad orologeria. A fronte di 2mila ospiti, il personale impiegato resta esiguo. Il Questore di Bari, nonostante gli ultimi fatti di cronaca, non ha ritenuto opportuno aumentare il numero di operatori da impiegare nel centro.

W l’Italia, il paese dell’accoglienza, dove si spendono circa 35 euro al giorno per un profugo e ai poliziotti mancano le divise, mancano i mezzi ormai obsoleti e non hanno ancora, alcuna tutela o alcun protocollo di intervento. Siamo pagati per prendere botte, sputi e coltellate.

Miei cari politici, è questa la ricetta sulla sicurezza che avete a mente per un paese come l’Italia? La campagna elettorale è vicina. Se non avete idea di come governare o garantire ai cittadini Sicurezza sceglietevi un altro mestiere. Nel frattempo…un minuto di vergogna per chi ha permesso tutto questo”