Cari lettori, oggi vi illustriamo il secondo capitolo dell’appena pubblicato “Manuale dei Lavori Pubblici alla Barese” edito dal Comune di Bari. Si, perché quando si opera su Bari, alla normativa nazionale sono concesse delle deroghe, e questo Manuale spiega appunto come interpretare “alla Barese” situazioni che altrove seguono diversi canoni ed altri crismi, o semplicemente un po’ di logica.

Oggi parliamo di uno sgambetto istituzionale che il Sindaco di Bari, che tutti sanno essere un Renziano della prima e seconda ora, ha preparato alla Cancelliera tedesca Angela Merkel in vista del G7 di Bari. È noto che tra Renzi e la Merkel non corra buon sangue.

Tutti sappiamo che il G7 di Bari sarà un G7 “economico”, ovvero ospiteremo i Ministri dell’economia delle 7 nazioni più potenti del pianeta. In rappresentanza della Merkel verrà quindi il suo Ministro dell’economia Wolfgang Schauble, che si muove con l’ausilio di una sedia a rotelle, e probabilmente alloggerà all’Albergo delle Nazioni sul Lungomare di Bari.

E allora cosa ti inventa di diabolico il Comune di Bari per fare lo sgambetto alla Merkel? Lo scivolo per disabili con l’asta! Neanche il più perfido dei burocrati era mai arrivato a tanto.

Metti che Shauble voglia fare una passeggiata sul Lungomare, avranno pensato al Comune, e voglia visitare la città muovendosi da solo sulla sua carrozzella, come fa normalmente in Germania. Per farlo dovrebbe transitare da Largo Adua, dove lo scivolo per disabili che permette l’attraversamento sulle strisce pedonali porta ad un insormontabile marciapiedi alto 20 cm, mentre il contrapposto scivolo dall’altro lato delle strisce è al di là di una barriera con catena in ferro. Per scavalcarla si può solo tentare di fare un salto con l’asta.

Non c’è che dire, uno scherzo riuscitissimo, perché di scherzo siamo sicuri che sì tratti. Una persona con un minimo di logica, infatti, avrebbe sicuramente notato il problema e posizionato lo scivolo correttamente. A questo aggiungiamo anche una bella buca nell’asfalto, alla base dello scivolo, e il gioco è fatto.