“Ringraziamo vivamente il Sindaco Antonio Decaro per aver posto #Bari al centro del mondo e, conseguentemente, messo in ginocchio le #attivitàcommerciali del centro murattiano”. Nessuna vetrina, nessun clamore internazionale. Tanti commercianti baresi, come Shodai, stanno esprimendo il proprio disappunto per le conseguenze del G7.

“Il nostro ristorante – scrivono i titolari sulla pagina facebook del locale – è ubicato nella centralissima Piazza Massari, è stato costretto a chiudere le sue porte per tutta la durata dell’evento, senza che le istituzioni si siano poste il benché minimo problema per i gravi danni causati a chi opera quotidianamente con sacrificio e che ha nel proprio organico numerosi dipendenti”.

Una delle note particolarmente dolenti è il rapporto con l’amministrazione, che ha sempre minimizzato gli ovvi disagi causati dalla manifestazione.

“Giorni addietro – si legge nella nota – una socia del ristorante ha scritto un messaggio, via facebook, alla assessora Carla Palone, evidenziando il grave disagio che il #G7 avrebbe creato ai pubblici esercizi: nessuna risposta. Forse il Sindaco della nostra città non si rende conto che è in atto un processo quasi irreversibile di “desertificazione” del #commercio barese. La città langue, non è più attrattiva e non genera la ricchezza di un tempo. Ma Bari ha il G7…”.