Via Noviello, lungomare di Palese. È qui che si trova uno dei tanti monumenti dell’abbandono barese: il Poseidon. Un vero e proprio “colosso” di cemento, una volta hotel di lusso con vista privilegiata sul mare, adesso rudere abbandonato e pericoloso “parco giochi” per ragazzini.

Costruita nel 1990, ma chiusa dopo pochissimi anni, adesso la struttura cade letteralmente a pezzi: razziato di qualsiasi cosa di valore, l’ex hotel è diventato un possibile rifugio per i malintenzionati: accedere alla struttura è facilissimo a causa dei buchi nel cancello, altrettanto semplice è scavalcare i muri per ritrovarsi direttamente nelle vicine ville abitate.

Se all’esterno la natura ha ormai preso il sopravvento, dentro è l’uomo ad aver trasformato luoghi un tempo meta di turisti altolocati in una vera e propria discarica tra materiale di risulta e manufatti di amianto. Il resto lo fanno i cavi dell’elettricità tagliati, le finestre rotte, e i muri che si sgretolano. Resiste solo qualche materasso, ma di cui facciamo volentieri a meno di conoscerne l’utilità.

A pochi passi dall’ex Poseidon, poi, ci sono altri due ruderi che probabilmente sono messi anche peggio del “collega” abbandonato. Il destino era l’abbattimento con una nuova lottizzazione già prevista dal Comune. La sopraintendenza, però, ha bloccato tutto perché nel sottosuolo ci sarebbero dei resti archeologici di valore.

Il caso dei ruderi di Palese è stato portato più volte, ma inutilmente, in Consiglio Comunale in particolare da Massimo Maiorano mentre è caduta nel vuoto anche la promessa, fatta un paio di anni fa, di messa in sicurezza dell’area da parte dell’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli.