Maggio fitto di appuntamenti per la città di Bari. Nel giro di pochi giorni il capoluogo di regione ospiterà il G7, che la porterà alla ribalta della scena nazionale e internazionale, cui “sommare”  le celebrazioni per San Nicola. In calendario così impegnativo, fa riflettere la richiesta urgente d’incontro inviata dagli agenti di Polizia Locale iscritti a Cgil Fp, Uil Fp e Csa al sindaco Antonio Decaro e alle massime autorità, compreso il Ministro dell’Interno. La preoccupazione affatto celata è la carenza di informazioni circa il loro impiego in questi contesti nonché la mancanza di tutele e adeguata preparazione. Non si tratterà infatti solo di viabilità, questa la testi, dal momento che saranno certamente attuati diversi livelli di filtro e blocchi. Si pensi, a titolo di esempi, la paura per i Black Bloc e la sospensione dei Trattati di Schengen. Qui di seguito, il testo della lettera inviata dai sindacati.

A poco meno di un mese dagli appuntamenti rilevanti e concomitanti della festa Patronale di San Nicola, del giro d’Italia e del G7, in agenda nella seconda settimana del mese di maggio p.v., non si conoscono le modalità con cui si intende impiegare il personale delle Polizie Locali.

Ovviamente non ci riferiamo alle scelte operative, organizzative e di intelligence che la macchina della sicurezza sta pianificando e mettendo in atto, ma ci riferiamo al ruolo che avranno gli agenti delle Polizie Locali nell’ambito dell’intero contesto.

Un ruolo che non potrà assolutamente essere assoggettato ad una valutazione semplicistica di sola viabilità in quanto per gli eventi in questione, non si può parlare di soli servizi diretti a regolare il traffico in quanto presumiamo la previsione di una serie di filtri, blocchi rigidi e presidio delle zone interessate dagli appuntamenti in questione.

È evidente che gli operatori delle Polizie Locali saranno in prima linea, del resto come sempre, ma in un contesto che vedrà un numero ed un concentramento altissimo di partecipanti con livelli massimi di allerta ed attenzione, del tutto sconosciuto a questi operatori in termini operativi e di intervento ed oltretutto senza le dovute tutele, vertenza quest’ultima che ci auguriamo si risolva al più presto nelle sedi romane.

Non siamo abituati a porre in evidenza le problematiche in maniera catastrofica, ma lo scenario nazionale ed internazionale ci spinge a nutrire forti preoccupazioni rispetto all’assenza assoluta di adeguate misure preventive che possano ridurre ai minimi livelli il rischio per gli operatori, senza un’opportuna preparazione del caso a cui si unisce la carenza e la mancanza completa in svariati casi di risorse, mezzi, dotazioni idonee e di dispositivi di protezione individuale attiva e passiva, atti peraltro a cui i Dirigenti e le Amministrazioni sono tenuti ad adempiere secondo il d.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii..

Infatti, per quanto a nostra conoscenza, il personale ad ordinamento statale è stato già inserito, da qualche mese, in un percorso formativo ad hoc e non ci spieghiamo come mai non si sia pensato di estenderlo anche agli agenti delle Polizie Locali tanto da essere preparati a fronteggiare possibili situazioni di criticità ad alto rischio.

Altresì, non si conoscono le risorse economiche che si intendono mettere a disposizione o che sono state già stanziate per fronteggiare, sicuramente, servizi che saranno espletati oltre il normale orario di servizio.

Ciò premesso si chiede un incontro urgente e, restando in attesa della relativa convocazione da parte dei rispettivi enti – la cui discussione sulle problematiche poste non potrà esaurirsi su semplici tavoli tecnici ma dovrà coinvolgere appieno le rappresentanze di parte pubblica e politica – comunichiamo sin d’ora che in mancanza saranno poste in essere tutte le azioni sindacali a tutela e garanzia di tutto il personale delle Polizie Locali.