“La professione forense deve essere esercitata con indipendenza, lealtà probità, decoro e competenza”. Con queste parole il commissario dell’Ordine, Antonio Giorgino, ha dato il benvenuto ai 39 neo avvocati baresi nella tradizionale cerimonia a cui ha partecipato anche Francesco Tedeschi, sub commissario con funzioni di segretario.

“La professione forense – ha ricordato il commissario Giorgino ai neo avvocati – deve essere esercitata con indipendenza, lealtà probità, decoro, diligenza e competenza, tenendo conto del rilievo sociale della difesa e rispettando i principi della correttezza e leale concorrenza”.

Giorgino ha menzionato “i doveri da osservare, anche deontologici, davanti all’Istituzione forense, come difensore dei diritti per i cittadini nell’affermazione della Giustizia nel ruolo di soggetto della giurisdizione. La toga che indosserete è qualcosa di sacro, qualcosa da indossare con onore e con amore, per cui è l’essenza del nostro essere avvocati che si consuma con l’uso degli anni”.

Infine un riferimento del commissario alla professione dell’avvocato “la più alta e la più nobile tra le libere professioni per la natura pubblicistica delle funzioni, per l’indispensabile intervento nell’attività giurisdizionale, per la consapevole collaborazione allo svolgimento del più grande bene sociale, la Giustizia come aspirazione di ogni cittadino, attività che gli avvocati svolgono con probità e passione consapevoli che quando tace l’avvocato tace la democrazia”.

L’avvocato Giorgino – nominato commissario straordinario dal Ministro della Giustizia su indicazione del CNF a seguito dello scioglimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari per illegittimità del regolamento elettorale – è impegnato, affiancato dai due sub-commissari, Francesco Tedeschi e Damiano de Ceglia, a garantire le funzioni dell’Ordine nell’attesa di convocare le elezioni per la nomina dei componenti dello stesso Consiglio non appena saranno varate le nuove norme elettorali.