Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, impegnata in provincia di Bari durante l'emergenza neve.

Sin dalle prime ore dello scorso 8 gennaio, a far fronte comune con i cittadini e con le forze dell’ordine all’emergenza neve c’era anche il Reparto Operativo Pronto Impiego del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, a cui aveva chiesto soccorso la Prefettura di Bari.

Composto da un piccolissimo nucleo di personale effettivo, il reparto fa leva sui volontari, pugliesi comuni con le più diverse professionalità che nei momenti di necessità vengono richiamati in servizio assumendo lo status di militari. Questi militari in diverse occasioni hanno dato il loro contributo sia al fianco delle Forze Armate sia in operazioni di Protezione Civile.

Nel comune di Santeramo l’impiego del ROPI del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana sotto il coordinamento della Sala Operativa Regionale è stato importantissimo. Diversi mezzi tra cui fuoristrada e ambulanze 4×4 sono ancora presenti sul posto per assistere la popolazione e trasportare farmaci salvavita.

Proprio in queste ore il dispositivo è stato rinforzato con l’arrivo di alcune pale del Corpo Militare da Roma per liberare definitivamente le strade nei comuni dell’interno. Anche gli uomini della componente civile della Croce Rossa di Bari che stanno supportando il ROPI nei comuni coinvolti sempre sotto il coordinamento della SOR.

Il rischio, stando alla volontà di alcuni esponenti politici e di una minoranza interna della stessa Croce Rossa Italiana, è che il Corpo Militare venga sciolto. Chissà che non sia il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, tanto coinvolto in questi giorni nel dibattito sull’emergenza neve, a farsi interprete di preservare questa realtà presente nell’area metropolitana di Bari.

Il suo intervento forse permetterebbe di non far cancellare un corpo con alle spalle 150 anni di storia e che in più occasioni ha costituito un vanto per l’Italia, per la Croce Rossa Italiana ma anche per il Ministero della Difesa.